Scegliere il DJ per il tuo matrimonio è senz’altro un’ operazione complessa, e richiede perizia, tecnica e strategia: è un vero “percorso a ostacoli”!
Ma proviamo a ribaltare la questione.
E se fosse il DJ a doverli superare questi ostacoli per essere scelto da te?
Ecco 7 prove che un DJ professionista e di cui ci si può fidare dovrebbe superare già al primo incontro.
Prima prova: È puntuale?
Il matrimonio è una questione anche di tempi. Tutto deve incastrarsi alla perfezione e saper gestire i tempi è una delle caratteristiche fondamentali che dovrebbero avere tutti i professionisti che si occupano di matrimoni. Dalla wedding planner ovviamente, a chi è in cucina o in sala, al fotografo e soprattutto al DJ. E saper gestire i tempi significa anche essere consapevole di quanto tempo è necessario per fare le cose, rispettare il tempo altrui, e soprattutto essere puntuali. Già il primo incontro con il DJ, quindi, sia esso telefonico, on line o dal vivo, è una prova di puntualità che il DJ dovrebbe superare.
Seconda prova: Sa dire anche di no?
Un professionista sa quale è il suo ambito di esperienza e di competenza. Ha una idea precisa del suo business e del suo stile. E quindi sa dire anche di no. Diffidate da chi non vi fa domande specifiche sul tipo di evento, perché è un po’ come dire: “accetto tutti i lavori, poi si vedrà”. Fidatevi di chi fin dal primo incontro cerca di capire il tipo di evento che avete in mente, e vi dà indicazioni sul tipo di intrattenimento che ha, già, svolto in passato. Per esempio, ci è capitato di dover chiarire fin da subito che matrimoni in stile karaoke o con intrattenimento da villaggio turistico, non rappresentano il tipo di evento che realizziamo.
Terza prova: Riesce a mettere le tue esigenze al centro della conversazione?
Se il DJ che hai contattato, evita di parlare troppo di sé, tralasciando i dettagli della sua carriera (evitando di elencare tutte le discoteche in cui ha lavorato), non è per mancanza di esperienza ma perché sa che la cosa più importante è interagire con il cliente. Ben venga il DJ che si concentra dunque sulle domande degli sposi, sui loro gusti, e sulle loro idee per il grande giorno e meno su sé stesso. Per darvi modo poi di verificare le esperienze pregresse e il curriculum, il DJ dovrebbe invitarvi sempre a visitare il suo sito web per gli approfondimenti del caso.
Quarta prova: Si rivela corretto nell’approccio?
La correttezza professionale si vede da tante cose. Una di queste è come ci si relaziona con i propri competitor. Se il DJ anziché valorizzare e spiegare bene il suo servizio, denigra i suoi concorrenti, facendo nomi e cognomi è decisamente scorretto e mostra anche una limitata autostima. Chi è sicuro della propria proposta non ha bisogno di fare paragoni con altri e men che meno di parlarne male.
Quinta prova: Si esprime in modo chiaro o ti riempie di chiacchiere?
Dietro al lavoro da DJ c’è tanta tecnica, sia nella performance vera e propria sia per quanto riguarda l’equipaggiamento tecnico e le scelte ad esso relative. Ma questa tecnica deve rimane “dietro” appunto. È fondamentale che il DJ quindi vi spieghi tutto ma con chiarezza senza ricorrere a termini troppo specifici e tecnici che non aiutano la comprensione e rischiano di rimanere parole roboanti ma prive di significato. E poi, l’attrezzatura tecnica è funzionale al risultato che si vuole ottenere e non deve mai essere la protagonista: parlare nei dettagli del tipo di amplificatore, delle casse e del processore del computer è inopportuno. Piuttosto, il DJ dovrebbe fornirvi pochi elementi chiari portando l’attenzione su cosa si può utilizzare e come per realizzare al meglio la festa! Noi, per esempio, utilizziamo anche foto dei nostri set, già realizzati, in ambienti e eventi molto diversi per spiegare che è possibile adattare l’attrezzatura al tipo di evento.
Sesta prova: Ha rispettato il preventivo?
È sempre importante avere fin da subito una idea del prezzo di un servizio. Ma se non avete ancora avuto modo di incontrare il DJ e di chiarire tutti gli aspetti fondamentali dell’evento, diffidate di chi vi invia con leggerezza un preventivo. Meglio il DJ che, consapevole della complessità di un evento come un matrimonio, vi indica, in prima battuta, una forchetta di prezzo e perfeziona il preventivo solo a valle di un incontro (o anche di specifichi chiarimenti via mail o telefono). Ricordate: il DJ che ha già rilasciato, prima dell’incontro un preventivo (magari senza farvi alcuna domanda specifica) dovrebbe poi sempre rispettarlo. Talvolta questo genera confusione o incomprensioni o, peggio, porta a preventivi che lievitano nel tempo.
Settima prova: differenza tra Prezzi e Valore: Riesce a trasmetterti del Valore e non si “svende”?
Un DJ professionista per matrimoni non punta sul prezzo basso e non si propone a voi per quello. Piuttosto mette in evidenza altri aspetti del suo servizio, evidenziando tutti i punti di qualità e di competenza, per farvi capire e dimostrarvi fin dal primo incontro che pagherete il “giusto”. Un DJ low cost punta più sulla quantità di matrimoni che sulla qualità. Questo significa che potrebbe avere anche due eventi nello stesso giorno e non garantire nessuna flessibilità di orario (perché deve “scappare”). Sarà inoltre meno incline ad ascoltare le vostre esigenze, ad incontrarvi e a decidere insieme a voi come organizzare tutto per il meglio. Perché il tempo ha un costo che non rientra nel preventivo “stracciato” che vi ha proposto. la differenza tra Prezzo e Valore di un DJ per matrimonio a questo punto, spero sia più chiara.
Quindi, attenzione, e fate con calma e consapevolezza tutte le vostre valutazioni.
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