ECCO IL VIDEO:
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Spesso, una delle prime domande che fanno gli sposi in sede di colloquio, è:
“possiamo darti una playlist?”
E io rispondo sempre: certamente!
Alcuni sono stupiti positivamente, perché mi dicono “sai l’altro DJ che avevamo contatto è stato categorico, non le accetta”. Atteggiamento sbagliato, ma andiamo vedere come la playlist può aiutare e come invece può rendere il tutto più “complicato”.
Prima, una piccola premessa: Playlist, è un termine non proprio corretto: una playlist ha più a che fare con il “freddo” mondo iPod o su Spotify, e, visto che si ha a che fare con un DJ, meglio parlare di un elenco di canzoni da cui attingere per entrare meglio nel mood della festa. Perché proprio questo è l’obiettivo da raggiungere, partendo dal presupposto che per svolgere al meglio il nostro lavoro di wedding dj, bisogna capire che le canzoni che sono una hit nel mondo potrebbero anche non esserlo nella festa del cliente che ci ha contattato! Ben vengano, quindi, i consigli musicali. In ogni caso, la stragrande maggioranza delle coppie che si rivolgono a ProfessionalWeddingDJ si affida molto a noi, anche perché gli sposi prima di contattarci hanno già visto il mare di contenuti, classifiche ecc… presenti sul nostro sito e sanno il tipo di intrattenimento che facciamo (no musica trash, animazione da villaggio turistico ecc…). Per cui, fortunatamente, non ci arrivano richieste di playlist di Gigi d’Alessio & company. Evidentemente, negli ultimi mesi, grazie anche i video-tutorial (QUI trovi gli altri), come quello che stai vedendo ora, vi stiamo aiutando non poco nella scelta! Insomma, spesso dobbiamo essere noi a chiedere le canzoni: ci lusinga ma non siate timidi! La Playlist può essere una risorsa preziosa da cui attingere!
Il DJ per il matrimonio, in ogni caso, dovrà essere in grado di “leggere il pubblico” (dote che si perfeziona con l’esperienza) e proporre la canzone giusta al momento giusto: spesso infatti, le playlist degli sposi sono divise per sezioni; aperitivo, cena e balli. Delle volte capita di trovare dei pezzi dance inseriti nella sezione dedicata all’aperitivo… con un po’ di spirito critico… lo si fa notare agli sposi e la reazione spesso è “sorry!! non ce ne siamo accorti! Grazie!”
Per cui: ricapitolando, ben venga la playlist, purché non sia di 4000 brani (ne bastano una quarantina, per capire il “mood”) e purché non venga condivisa un’ora prima del matrimonio…. per permetterci di lavoraci su con professionalità.
Infine, una citazione illuminante a proposito della playlist:
Come dice il saggio:
I bravi DJ suonano i dischi che vuoi ascoltare
il grande DJ suona i dischi che non sapevi nemmeno di voler ascoltare